16 Marzo 2025






Randonnée delle Valli Parmensi: dove il vento incontra l’anima


 



Il sole è calato, le ultime ruote hanno tagliato la linea d’arrivo e la polvere delle valli si posa lenta, come un sipario che chiude la scena.
La giornata è stata lunga, dura, segnata dal vento che non ha dato tregua e dalle salite che sembravano non voler finire mai.
Ogni castello superato non è stato solo una meta geografica, ma un trofeo mentale, un guardiano che osservava silenzioso chi aveva la forza di continuare.

Non è stata una corsa contro il tempo, né contro gli altri.
È stata una corsa contro se stessi.
Chi ha pedalato oggi non cercava la vittoria,cercava una risposta.
A volte la strada serve a questo: a farci domande che nella quiete della vita quotidiana non osiamo nemmeno formulare.

Perché faticare così tanto?
Perché spingersi oltre il dolore?

Perché la fatica è un prezzo piccolo da pagare per il privilegio di sentirsi vivi.
Perché ogni pedalata è una dichiarazione di libertà, un rifiuto gentile ma ostinato dell’immobilità e della resa.
La risposta non arriva mai con le parole.
Arriva con il battito martellante del cuore in cima a una salita, con il fiato corto che diventa respiro profondo alla vista di una discesa.
Arriva con la consapevolezza che, nonostante tutto, si è ancora in sella.

Noi, lungo la strada, siamo stati spettatori e servitori.
Abbiamo teso mani, riempito borracce, offerto sorrisi e parole quando gambe e testa volevano mollare.
Non eravamo lì per togliere la fatica, ma per ricordare a chi pedalava che non era solo.
Perché la verità è che nessuno arriva mai da solo, neanche in una sfida tanto personale.
E ora che tutto si è compiuto, rimane una domanda più grande: cosa ci porteremo a casa?
Forse non solo una medaglia o un diploma,oggetti che si impolverano sugli scaffali.
Forse porteremo via qualcosa di più sottile e più prezioso: la certezza che possiamo essere più forti di quanto pensiamo.
Che le tempeste passano, che il vento si può sfidare, e che ogni salita, per quanto lunga e crudele, ha sempre una cima.

La Randonnée finisce, sì.
Ma nessuno torna a casa com’era quando è partito.
A voi, che avete pedalato contro il vento e contro voi stessi: il nostro più profondo rispetto. La strada è stata dura, ma voi lo siete stati di più.
Che il vento, d’ora in avanti, sappia con chi ha a che fare!




Con onore e fervore ciclistico,
Filippelli Vecchia Parma